PROSIEGUO

 

 

 

 

 

 

 

"Fonte dell'acqua il mare, fonte del vento"

Senofane di Colofone, VII a.C.

 


Espunti   

    

      Nei bianco
  luminoso
  dei mattini di scirocco.
  Feroce di presagi
  quel riverbero di luce
  nella carne
  e bello, immensamente
  bello nello specchio della mente.

 

      L'estensione del giorno
  è la durata
  degli orizzonti dell'est. All'immenso
  dormienti
  e inarrestabili
  nelle loro distensioni.
  Indifferenti
  alle variazioni di forma in cui
  il tempo
  li muta.


       C'è la vita che sogna
   in questa luce copiosa,
   prima del suo principio.
   In questi bianchi
   bacini
   sospesi
   mentre si allungano liberi
   da soluzioni di continuità.
    

       Piano, sempre più piano e lento.
   Della vita
   il segreto
   in un crepitare di braci.

       Mordono per chiarità,
  in insondabile silenzio.
  Indubitabili avvenire.
  Mordono
  d'umidità feconda, raggelando  a ogni passo.    

       (Così l'inverno
   nei cieli del sud.)

 


       Poi nella sera
  viene
  germinante
  a occupare la vastità del sereno.
  Come la scia gelata d'invisibili paesaggi
  al confine celeste,
  un alitare più vago
  sorpreso
  precipita.

 

       Respiro un'aria liquida. Mobilissima
  nell'azzurro portato dal Vento.

 

   lecce. Dicembre 2012